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  • nuccigerardo

Come comunicano i bambini, non solo parole

Come è noto e molti hanno scritto parlare non equivale necessariamente a comunicare, in realtà la comunicazione avviene anche in altri modi che implicano anche la volontà dell’altro di saper ascoltare. I bambini sono l’esempio lampante che parlare non è alla base di tutto e che ci sono altri aspetti che diventano essenziali per comprendere l’altro soprattutto se si tratta di un bambino.




I bambini comunicano a parole quando le trovano, ma per loro è di certo più difficile soprattutto quando non sanno come esprimere qualcosa che li mette a disagio o che li fa stare male. Le loro parole si traducono spesso in atteggiamenti e comportamenti che vanno attentamente osservati e valutati. I bambini hanno un pensiero abbastanza complesso al contrario di come molti pensano, il segreto per comprendere un bambino o il nostro bambino è quello di capire come comunica. Può farlo con gesti, con i disegni, con le emozioni, abbracci, pianto, grida, aggressività. Capire se il piccolo ci sta dicendo qualcosa non è comunque un impresa ardua ma l’adulto deve di certo essere predisposto e aperto ad ascoltare.


Lo sguardo, la mimica facciale, la postura, la gestualità e il tono di voce sono elementi importanti da tenere in considerazione quando si parla con qualcuno e quando lo si fa con un bambino diventano fondamentali per comunicare con loro senza molte parole. Il corpo rappresenta per i bambini il mezzo principale attraverso il quale possono esternare i propri stati d’animo, malesseri ed emozioni, e noi adulti possiamo solo lasciarli liberi di esprimersi per poter comprendere il loro pensiero e metterci in connessione con loro.




Imparare a parlare è un conto ma saper esprimere se stessi e le proprie emozioni è di certo un ardua impresa soprattutto quando si è piccoli e si hanno ancora gli strumenti sufficienti per comprendere e gestire gli impulsi interiori. A questo proposito noi adulti siamo proprio l’elemento centrale a cui i bambini fanno riferimento per orientarsi nella scoperta del loro mondo interiore e nell’interazione con quello esterno. Aiutare ad etichettare le emozioni e a riconoscerle, creando un momento di confronto e di ascolto soprattutto durante le situazioni concrete, mostrate loro come gestire la rabbia ad esempio. Siate i loro modelli, e date importanza alle emozioni dei vostri piccoli queste sono la chiave per entrare in sintonia con se stessi e comprendere le nostre stesse necessità, a comunicare e connetterci con gli altri. Gestire e regolare le proprie emozioni e insegnarle ai nostri figli è dunque fondamentale.

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